il domenicale di Guy Sottile: Lasciare Andare

Lasciare Andare

La parola per oggi è lasciare andare!

Lasciare Andare
Lasciare Andare

Viviamo in un tempo di forte tensione e rabbia.

Questo porta la nostra società ad avere un atteggiamento aggressivo e a fomentare reazioni che fanno male innanzitutto a noi e poi a coloro che vogliamo ferire!

Seguendo attentamente i comportamenti delle persone che ci circondano è evidente captare tante ferite che influenzano i loro atteggiamenti.

Tutti sembrano avere una risposta per fare giustizia e scatenare la propria rabbia contro le ingiustizie ricevute!

La vera risposta alla rabbia reazionaria e spesso giustificata sta nel LASCIARE ANDARE, ignorare e operare su noi stessi prima di influenzare positivamente gli altri!

Cosa vuol dire lasciare andare?

1. Lasciare andare non significa cercare di cambiare la persona che ci ha ferito ma accettare quello che ti ha fatto!

2. Lasciare andare non significa cambiare il passato ma decidere di non farci strangolare da esso.

3. Lasciare andare non significa dare la colpa agli altri ma affrontare la verità nonostante ci faccia male.

4. Lasciare andare non significa essere dogmatici sul fatto che abbiamo ragione ma essere aperti a imparare e crescere dalle esperienze negative.

5. Lasciare andare non significa trovare soluzioni semplicistiche ma imparare a vivere con le nostre domande affinché facciamo crescere il nostro carattere per trovare le giuste risposte.

6. Lasciare andare significa scegliere di perdonare per vivere nella libertà del presente e la speranza del futuro.

7. Lasciare andare è cambiare l’effetto negativo della paura e avere un atteggiamento d’amore e di speranza per un futuro migliore.

il domenicale di Guy Sottile: Insegnare

insegnare

La parola per oggi è insegnare.

La prima considerazione da fare è che tutti noi insegniamo, che ne siamo coscienti o no. Ogni azione, atteggiamento, parola fa si che noi insegniamo continuamente.

La domanda da farci, comunque, é se siamo dei bravi insegnanti oppure no!

Riusciamo a produrre un cambiamento positivo negli altri con la nostra vita?

Così come tutti comunicano ma pochi connettono, anche l’insegnante deve porsi la domanda se egli ha successo nel migliorare e portare a pieno regime le qualità di coloro che lo seguono e lo hanno preso come insegnaremodello.

La più grande ricompensa nella vita è tuffarci nella vita degli altri insegnando i principi in cui crediamo e vederli crescere nella loro vita e nelle loro azioni!

La gioia dell’insegnante non risiede nel soggetto che insegna ma nel vedere quel soggetto prendere radici e produrre frutto nella vita di coloro che apprendono quello che abbiamo da condividere.

La ricompensa di colui che insegna risiede nella crescita del suo discepolo!

Non esiste più grande ricompensa e chiamata più alta che vedere gli altri crescere come risultato finale del nostro quotidiano e intenzionale investimento dei nostri sani principi nella loro vita e seguirli nella loro crescita!

Alla prossima settimana

Gaetano Sottile