FERTILE 2018 – LE PROPOSTE

Indubbiamente il business attorno a cui nasce Fertile è quello della consulenza strategica alle organizzazioni, e in particolare a imprenditori e dirigenti, ma, sopra ogni cosa, Fertile è un vivaio di pensieri, idee e progetti in cui si incontrano consulenti, formatori, coach, artisti, filosofi e creativi in genere per accompagnare il percorso di persone e organizzazioni verso i propri obiettivi.

Ecco le proposte di Fertile per il prossimo anno.

 

https://www.slideshare.net/guidosilipo/catalogo-fertile-2018

la segreteria scolastica

la segreteria scolastica

http://www.slideshare.net/guidosilipo/le-segreterie-scolastiche

Le segreterie scolastiche,  come e forse più di tutti gli altri uffici amministrativi, sono spesso accusate di essere responsabili di inefficienze e perdite di tempo, ma solo in un numero limitato di casi ne sono effettivamente colpevoli gli addetti.

Nella gran parte delle circostanze questo dipende molto di più da modelli organizzativi obsoleti, o comunque inadatti a gestire organizzazioni complesse, quali sono diventati gli istituti scolastici, che dall’apporto fornito dai lavoratori.

Il vero problema è che quasi mai viene realizzata una valutazione in tal senso e si preferisce procedere con interventi organizzativi o formativi (quando non strettamente informativi) a carattere episodico che solo in casi di particolare fortuna riescono effettivamente a incidere sull’andamento della situazione generale.

La proposta che dedichiamo a questa specifica fattispecie, pertanto, non può che prendere le mosse da un accurato intervento di analisi dei processi e dei carichi di lavoro: una operazione non invasiva che prenderà non più di una quindicina di ore complessive diluite in circa una settimana di lavoro, in cui saranno per lo più osservati i processi durante la loro realizzazione, limitando al minimo (brevi interviste e il riempimento di moduli, per lo più) il coinvolgimento diretto dei lavoratori.

In seguito all’analisi effettuata, e in collaborazione diretta con il DS e il DSGA, si identificano i punti critici e i “colli di bottiglia” su cui intervenire, quindi si procede con la progettazione degli interventi, tanto per la parte organizzativa quanto per quella formativa, e con la loro realizzazione.

L’intera operazione può essere definita come un ciclo di coaching di gruppo, in cui  una fase diagnostica, una fase progettuale e una fase esecutiva possono essere contenute nel tempo di un mese circa, prevedendo un ulteriore incontro di verifica dei risultati ottenuti a distanza di non meno di un mese dal termine delle fasi precedenti.


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L’ufficio perfetto

l'Ufficio Perfetto

Quanto costa l’inefficienza nel lavoro d’ufficio?

Quanto possiamo valutare il tempo sprecato, il clima lavorativo difficile, gli appuntamenti saltati, le occasioni mancate, la perdita di immagine nei confronti di possibili clienti o utenti, sempre che 

non si verifichino danni di entità tale da dover essere risarciti?

Incrementare l’efficienza degli uffici è fondamentale punto di partenza per migliorare il rendimento di qualsiasi organizzazione, privata, pubblica, lucrativa o non profit che sia.

Per questo motivo abbiamo progettato un intervento formativo modulare con l’obiettivo di rendere il lavoro degli uffici più produttivo, efficace e perfino più piacevole, riducendo lo spreco di tempo, l’accumularsi della
fatica e gli errori.

 


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Regola n°1 dell’Organizzazione

regola n°1 dell'Organizzazione


Ditemi tutto su organizzazioni e talenti!

Luglio: mettiamoci al lavoro!

luglio per formazione e coaching

Luglio: il mese perfetto per Formazione e Coaching.

Questo è un mese “classico” per gli interventi di formazione nelle aziende: il lavoro rallenta un minimo, e c’è il tempo per quella formazione tanto difficile da programmare nei mesi più convulsi per la produzione.

Quest’anno, ai dirigenti e alle loro squadre, conviene concentrarsi sul migliorare la capacità di visione e di ascolto, sia verso l’esterno che all’interno dell’azienda: visione e ascolto adeguati alle sfide del mercato permettono il potenziamento del brand e l’incremento dello share di mercato, da un lato, mentre dall’altro consentono di accrescere le potenzialità dell’organizzazione e il miglioramento della coesione della squadra, tanto difficile in tempi di turnover accentuato. Stronger Together - Credit Topher McGrillis

Obiettivi come questi, in questi tempi, non solo fanno la differenza fra un’azienda che spicca il volo e una che precipita in fiamme, ma anche quella fra un leader che crea il proprio spazio e un inseguitore affannato.

Luglio non è solo questo, ma anche uno dei mesi in cui, storicamente, hanno inizio o arrivano al traguardo i percorsi di coaching più lunghi.

Come sapete accolgo un numero limitato di coachee individuali, con cui programmo percorsi di lungo respiro e, in questi giorni, per me, giungono al termine due coaching di grandissima soddisfazione, per i successi conseguiti accompagnando due manager di altissimo livello in due diverse sfide in cui hanno dato prova della loro forza e dimostrazione della loro leadership, migliorando non solo il rapporto con le loro squadre e anche quello con le loro famiglie.

Considero la riservatezza un elemento imprescindibile del lavoro del coach, pertanto non citerò per nome R. e V., che tuttavia si saranno riconosciuti nella descrizione, ma voglio che sappiano pubblicamente che sono loro grato per il lavoro svolto insieme e spero che ai traguardi che abbiamo raggiunto attraverso nuove strategie, nuove reti personali e di imprese, nuove competenze nella negoziazione e nel parlare in pubblico e rinnovando il modo di presentarsi e di accogliere, se ne aggiungono molti altri dello stesso livello.

Godere ogni istante della gioia che sta arrivando è una parte non secondaria del compenso per il cammino fatto.

Durante le prossime settimane, insieme allo staff dello studio, valuterò le richieste di coaching per i due posti che si sono così resi disponibili: come sapete non ci sono “liste di attesa”, quindi prenderò in considerazione solo le candidature che giungeranno da qui in avanti.

Buon luglio a tutte e tutti!


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Mi interessa

(Ri-) Presentarsi al dialogo con gli elettori

dialogare con gli elettori

Identità e ruolo politico

(Ri-) Presentarsi al  dialogo con gli elettori

Se devo parlare con qualcuno sarà bene che lo faccia nella sua lingua, invece di pretendere che lui impari la mia: 7908507064_e2afe20138_ocercare il modo migliore per essere compresi è la prima forma di rispetto per chi ci ascolta, o ci ascolterebbe, se solo ne offrissimo l’occasione.

Chi ha qualcosa da dire dovrebbe sempre fare il primo passo.

Stanno per arrivare le elezioni e quello che si continua a vedere in giro mostra già chiaramente il motivo per cui saranno sempre di meno coloro che faranno lo sforzo di andare a votare.

Perché, va chiarito immediatamente, il rapporto con i militanti e con coloro che incontrate nei circoli e nei comizi e che si occupano attentamente di politica, NON è il rapporto con gli elettori: quello è quotidiano, questo è tutto da costruire.

Il dialogo con gli elettori non militanti, a ben guardare, continua a essere inesistente, quando non escludente, considerato il linguaggio che viene utilizzato nella gran parte dei casi.

Come è possibile chiedere di essere riconosciuti come persone che potranno dare un apporto effettivo al miglioramento delle condizioni di vita di tutti, quando si sottopone all’attenzione degli elettori una identità sfocata, spesso sovrapposta con quella del partito e gravata dai pregiudizi su quest’ultimo?

Quanti voteranno per un candidato di cui a malapena conoscono la faccia e il nome stampato su un volantino o su un biglietto da visita?

Quanti davvero leggeranno i volantini che darete loro e quanti invece, a essere gentili, si fermeranno al titolo?

Il modo di condurre un corretto dialogo fra candidato e elettori è cambiato e, se non si vuole rimanere murati dentro la propria parrocchietta, a strappare ogni singolo voto al proprio compagno di lista, senza mai aggiungere nulla di nuovo, è indispensabile concepire una maniera per giungere a essere ascoltati, quantomeno.

Essere riconosciuti e apprezzati è un obiettivo ancora più ambizioso e per il quale sarà necessario impegnarsi, almeno per il paio di mesi scarso che ci separa dal voto.

Se pensate di fare sul serio, la possibilità è questa, modulabile secondo le vostre esigenze:

  1. una formazione della durata di due giornate o quattro mezze (sedici ore totali) sugli elementi base della definizione della propria identità pubblica, disponibile per aule da uno a venti partecipanti, come formazione o come seminario, oltre questo numero:
    • Dalla lettura delle esperienze di maggiore successo all’analisi delle proprie caratteristiche.
    • Qual è la differenza fra chi sono e il ruolo di personaggio pubblico che ricopro o dovrei ricoprire?
    • Cosa vorrei che si dicesse di me?
    • Cosa se ne dice?
    • Quali sono i fattori più visibili?
    • Qual è la parola che mi appartiene nella testa delle persone che mi circondano?
    • E in quella di chi non mi conosce direttamente?
    • Cosa posso fare per correggere una opinione sbagliata o preconcetta?
    • Come posso lavorare su questi elementi e rimanere una persona vera, non un personaggio artefatto, un pupazzo a scopo elettorale?
  2. Un coaching minimo, individuale o di gruppo (max 10 partecipanti), articolato in tre interventi da due ore ognuno, con l’obiettivo di accompagnare il candidato all’attivazione di quanto appreso, attraverso le fasi analitiche e operative.

Le due parti sono anche acquistabili separatamente.


Vorrei essere contattato per saperne di più

(quanto inserito nel modulo rimarrà privato e non sarà mai pubblicato)

 

Marketing Essenziale per Leader Politici

Venti elementi imprescindibili
per candidature di successo

Negli ultimi giorni ho ricevuto una notevole quantità di richieste di consulenze a supporto di candidature alle prossime elezioni amministrative.

Lo ritengo comunque un buon segno: i candidati che pensano di sapere tutto sono in genere scioccamente arroganti e quelli che si affidano completamente ai loro partiti, pericolosamente manovrabili.candidati

Come ogni volta, tuttavia, ho consigliato alla maggior parte di loro di prepararsi personalmente, prima o invece di affidarsi bendati a qualche spin doctor; in primis perché utilizzare una consulenza tanto costosa per candidarsi in un piccolo centro costituirebbe uno spreco di risorse, ma soprattutto perché ritengo sbagliato, anche per chi si candidi a elezioni di portata più ampia, consegnarsi a un consulente senza dotarsi di una competenza personale almeno sugli elementi di base (anche allo scopo di comprendere ciò che lo spin doctor sta facendo, senza essere costretti a dipendere dalla sua personale visione).

Sentite le persone che mi si sono rivolte ho potuto constatare una generalmente scarsa competenza sulle questioni relative al marketing,  peraltro spesso identificato come una serie di piccoli trucchi utili a intortare elettori creduloni, quando invece serve per arrivare ai propri sostenitori potenziali, a chi sta cercando “quel” candidato, in maniera più comprensibile e diretta.

Per questo ho concepito un intervento formativo di breve durata (dodici ore divise in tre incontri da 4 ore ognuno), di costo ridotto (€ 1.500,00, oltre a eventuali spese di trasferta, per aule da uno a dieci partecipanti: possono starci i primi dieci di una lista o un candidato e il suo team elettorale) e che permetta da un lato di acquisire gli elementi realmente indispensabili per costituire una candidatura con qualche speranza di successo, dall’altro di identificare e contrastare le mosse degli avversari (compresi eventuali trucchi “sporchi”).

P.S.:  La prima persona che mi ha chiesto l’aiuto consuenziale, in risposta al quale ho formulato questa proposta, mi ha detto “Certo, se non volessi sobbarcarmi l’intera cifra, dovrei trovare le altre nove persone che lo facciano con me…”. Ora mi chiedo (e gli ho chiesto) “Se pensi di non riuscire a trovare nove persone disposte a seguirti in questa piccola cosa, quanti elettori pensi di poter convincere a votarti?”.

Scrivetemi direttamente usando il modulo seguente:
non c’è molto tempo e non credo di poter accettare più di quattro/cinque richieste.


OK, questa cosa mi riguarda
Parliamone

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