L’ufficio perfetto

l'Ufficio Perfetto

Quanto costa l’inefficienza nel lavoro d’ufficio?

Quanto possiamo valutare il tempo sprecato, il clima lavorativo difficile, gli appuntamenti saltati, le occasioni mancate, la perdita di immagine nei confronti di possibili clienti o utenti, sempre che 

non si verifichino danni di entità tale da dover essere risarciti?

Incrementare l’efficienza degli uffici è fondamentale punto di partenza per migliorare il rendimento di qualsiasi organizzazione, privata, pubblica, lucrativa o non profit che sia.

Per questo motivo abbiamo progettato un intervento formativo modulare con l’obiettivo di rendere il lavoro degli uffici più produttivo, efficace e perfino più piacevole, riducendo lo spreco di tempo, l’accumularsi della
fatica e gli errori.

 


Sì, voglio saperne di più

InverseTraining – CORSO FINANZIATO 2016

Sono aperte le selezioni per diciassette posti in un corso, COMPLETAMENTE FINANZIATO da fondi interprofessionali, valido per il conseguimento dell’abilitazione professionale al metodo InverseTraining®.

Il corso è RISERVATO A PROFESSIONISTI (lavoratori autonomi) della formazione e del coaching in attività nel Lazio, si terrà a Roma, avrà laselezione corso riservato a professionisti durata complessiva di ottanta ore e avrà luogo a partire dal mese di ottobre 2016 (calendario da definire).

Alla conclusione è prevista una sessione di esame conforme alla norma InITs per l’abilitazione alla professione di InTraCatalyst, nella versione G-ITC, con attestazione valida per il Group Coaching con il metodo InverseTraining®, e consentirà l’iscrizione a titolo gratuito nel registro degli abilitati Italiani.

La selezioni saranno effettuate sulla base dei curriculum e di colloqui motivazionali.

Costituiranno titoli preferenziali per l’ammissione

La partecipazione, tanto alle selezioni quanto al corso, nonché l’abilitazione e l’iscrizione nel Registro degli InTraCatalyst  è a titolo completamente gratuito.

Termine ultimo per la presentazione delle domande: 30/06/2016.


 

Voglio partecipare alle selezioni

 

(Ri-) Presentarsi al dialogo con gli elettori

dialogare con gli elettori

Identità e ruolo politico

(Ri-) Presentarsi al  dialogo con gli elettori

Se devo parlare con qualcuno sarà bene che lo faccia nella sua lingua, invece di pretendere che lui impari la mia: 7908507064_e2afe20138_ocercare il modo migliore per essere compresi è la prima forma di rispetto per chi ci ascolta, o ci ascolterebbe, se solo ne offrissimo l’occasione.

Chi ha qualcosa da dire dovrebbe sempre fare il primo passo.

Stanno per arrivare le elezioni e quello che si continua a vedere in giro mostra già chiaramente il motivo per cui saranno sempre di meno coloro che faranno lo sforzo di andare a votare.

Perché, va chiarito immediatamente, il rapporto con i militanti e con coloro che incontrate nei circoli e nei comizi e che si occupano attentamente di politica, NON è il rapporto con gli elettori: quello è quotidiano, questo è tutto da costruire.

Il dialogo con gli elettori non militanti, a ben guardare, continua a essere inesistente, quando non escludente, considerato il linguaggio che viene utilizzato nella gran parte dei casi.

Come è possibile chiedere di essere riconosciuti come persone che potranno dare un apporto effettivo al miglioramento delle condizioni di vita di tutti, quando si sottopone all’attenzione degli elettori una identità sfocata, spesso sovrapposta con quella del partito e gravata dai pregiudizi su quest’ultimo?

Quanti voteranno per un candidato di cui a malapena conoscono la faccia e il nome stampato su un volantino o su un biglietto da visita?

Quanti davvero leggeranno i volantini che darete loro e quanti invece, a essere gentili, si fermeranno al titolo?

Il modo di condurre un corretto dialogo fra candidato e elettori è cambiato e, se non si vuole rimanere murati dentro la propria parrocchietta, a strappare ogni singolo voto al proprio compagno di lista, senza mai aggiungere nulla di nuovo, è indispensabile concepire una maniera per giungere a essere ascoltati, quantomeno.

Essere riconosciuti e apprezzati è un obiettivo ancora più ambizioso e per il quale sarà necessario impegnarsi, almeno per il paio di mesi scarso che ci separa dal voto.

Se pensate di fare sul serio, la possibilità è questa, modulabile secondo le vostre esigenze:

  1. una formazione della durata di due giornate o quattro mezze (sedici ore totali) sugli elementi base della definizione della propria identità pubblica, disponibile per aule da uno a venti partecipanti, come formazione o come seminario, oltre questo numero:
    • Dalla lettura delle esperienze di maggiore successo all’analisi delle proprie caratteristiche.
    • Qual è la differenza fra chi sono e il ruolo di personaggio pubblico che ricopro o dovrei ricoprire?
    • Cosa vorrei che si dicesse di me?
    • Cosa se ne dice?
    • Quali sono i fattori più visibili?
    • Qual è la parola che mi appartiene nella testa delle persone che mi circondano?
    • E in quella di chi non mi conosce direttamente?
    • Cosa posso fare per correggere una opinione sbagliata o preconcetta?
    • Come posso lavorare su questi elementi e rimanere una persona vera, non un personaggio artefatto, un pupazzo a scopo elettorale?
  2. Un coaching minimo, individuale o di gruppo (max 10 partecipanti), articolato in tre interventi da due ore ognuno, con l’obiettivo di accompagnare il candidato all’attivazione di quanto appreso, attraverso le fasi analitiche e operative.

Le due parti sono anche acquistabili separatamente.


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