la segreteria scolastica

la segreteria scolastica

http://www.slideshare.net/guidosilipo/le-segreterie-scolastiche

Le segreterie scolastiche,  come e forse più di tutti gli altri uffici amministrativi, sono spesso accusate di essere responsabili di inefficienze e perdite di tempo, ma solo in un numero limitato di casi ne sono effettivamente colpevoli gli addetti.

Nella gran parte delle circostanze questo dipende molto di più da modelli organizzativi obsoleti, o comunque inadatti a gestire organizzazioni complesse, quali sono diventati gli istituti scolastici, che dall’apporto fornito dai lavoratori.

Il vero problema è che quasi mai viene realizzata una valutazione in tal senso e si preferisce procedere con interventi organizzativi o formativi (quando non strettamente informativi) a carattere episodico che solo in casi di particolare fortuna riescono effettivamente a incidere sull’andamento della situazione generale.

La proposta che dedichiamo a questa specifica fattispecie, pertanto, non può che prendere le mosse da un accurato intervento di analisi dei processi e dei carichi di lavoro: una operazione non invasiva che prenderà non più di una quindicina di ore complessive diluite in circa una settimana di lavoro, in cui saranno per lo più osservati i processi durante la loro realizzazione, limitando al minimo (brevi interviste e il riempimento di moduli, per lo più) il coinvolgimento diretto dei lavoratori.

In seguito all’analisi effettuata, e in collaborazione diretta con il DS e il DSGA, si identificano i punti critici e i “colli di bottiglia” su cui intervenire, quindi si procede con la progettazione degli interventi, tanto per la parte organizzativa quanto per quella formativa, e con la loro realizzazione.

L’intera operazione può essere definita come un ciclo di coaching di gruppo, in cui  una fase diagnostica, una fase progettuale e una fase esecutiva possono essere contenute nel tempo di un mese circa, prevedendo un ulteriore incontro di verifica dei risultati ottenuti a distanza di non meno di un mese dal termine delle fasi precedenti.


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L’ufficio perfetto

l'Ufficio Perfetto

Quanto costa l’inefficienza nel lavoro d’ufficio?

Quanto possiamo valutare il tempo sprecato, il clima lavorativo difficile, gli appuntamenti saltati, le occasioni mancate, la perdita di immagine nei confronti di possibili clienti o utenti, sempre che 

non si verifichino danni di entità tale da dover essere risarciti?

Incrementare l’efficienza degli uffici è fondamentale punto di partenza per migliorare il rendimento di qualsiasi organizzazione, privata, pubblica, lucrativa o non profit che sia.

Per questo motivo abbiamo progettato un intervento formativo modulare con l’obiettivo di rendere il lavoro degli uffici più produttivo, efficace e perfino più piacevole, riducendo lo spreco di tempo, l’accumularsi della
fatica e gli errori.

 


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Fabrizia a via Margutta

Sfidando il freddo, spinta da motivi misteriosi (lei sostiene che le porti fortuna, a me sembra piuttosto una specie di rito penitenziale…) anche quest’anno la mia amica Fabrizia Sgarra partecipa alla mostra di Natale dei Cento Pittori di via Margutta dal 15 al 18 prossimi.

Fabrizia è piuttosto amata dagli architetti che le commissionano grandi pannelli decorativi e quadri di misure giganti con cui impreziosire saloni di una certa importanza, ma porta in mostra pezzi più piccoli, adatti per tutte le pareti, a prezzi da fiera.

Ve lo scrivo perché è una mia cara amica, fa cose belle, e se la andate a salutare invece di lasciarla lì a congelare senza motivo sono tutto contento.

Poi, se vi comprate un suo quadro a quel prezzo, sarete contenti voi.

Baci

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Il domenicale di Guy Sottile: Innovazione

Esistono due tipi di persone: quelle che sentono la chiamata di conservare e proteggere le proprie idee e tradizioni e quelle che cercano di innovarle per renderle più efficaci.

La parola per oggi è innovazione!

Esistono due tipi di persone: quelle che sentono la chiamata di conservare e proteggere le proprie idee e tradizioni e quelle che cercano di innovarle per renderle più efficaci.

La difesa delle proprie tradizioni e delle proprie idee, oggi rappresenta la radice di divisioni, dispute e addirittura guerre!

L’innovazione nella sua essenza rappresenta la volontà di trovare nuovi modi per dimostrare la bontà delle proprie idee.

Il fondamento dell’innovazione risiede nel mettere sul tavolo una buona idea stimolando gli altri a portare anche le loro idee.

Una buona idea supportata da un’altra buona idea diventa una grande idea!

Il mondo intorno a noi cambia costantemente. Nulla rimane statico e così dobbiamo cercare l’innovazione per dare un corpo rilevante a pensieri, idee e valori che secondo noi sono assoluti!

Esistono due tipi di persone: quelle che sentono la chiamata di conservare e proteggere le proprie idee e tradizioni e quelle che cercano l'innovazione per renderle più efficaci.
Esistono due tipi di persone: quelle che sentono la chiamata di conservare e proteggere le proprie idee e tradizioni e quelle che cercano di innovarle per renderle più efficaci.

L’essenza non può essere cambiata se crediamo veramente in essa. Tuttavia l’espressione dell’essenza in cui crediamo deve trovare modi nuovi per entrare in azione e mostrare la sua bontà.

Se vogliamo avere più giustizia sociale non è sufficiente alzare la bandiera dell’ uguaglianza ma bisogna trovare espressioni attuali e rilevanti per manifestarla.

Proprio qui l’innovazione entra in azione con idee e applicazioni che dimostrano la bontà dei valori in cui crediamo.

Chi ha paura dell’innovazione é statico e la staticità non sviluppa i muscoli ma li atrofizza.

Perché allora difendere ciò che é atrofizzato invece che renderlo dinamico con innovazioni che ne giustifichino la sua esistenza?

Forse la tua vita, la tua famiglia, i tuoi interessi, la tua organizzazione sono statici e atrofizzati e solo tramite l’innovazione potrai di nuovo portarli in vita!

Chi ha paura del cambiamento dimostra insicurezza e quindi é nemico dell’innovazione.

La persona sicura sa che deve cambiare l’espressione del suo credo e, quindi, é aperta all’innovazione !

Come pensi di innovare la tua vita e ciò che ti circonda nell’immediato futuro?

Fallo con coraggio e fallo subito e ritroverai l’entusiasmo e la passione che producono la gioia di vivere.

Tanti sono gli innovatori della storia ma forse il più efficace rimane sempre Gesù di Nazaret che diceva: sta scritto ( tradizioni da conservare) ma io vi dico ( Innovazione).

La Sua innovazione non negava il passato ma lo completava. Non negare il tuo passato e ciò in cui credi ma completalo con l’innovazione che solo tu puoi portare!

Alla prossima,

Gaetano Sottile


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Regola n°1 dell’Organizzazione

regola n°1 dell'Organizzazione


Ditemi tutto su organizzazioni e talenti!

Il domenicale di Guy Sottile: Duro

duro

La parola per oggi è duro!

Questa è una di quelle parole che ha due significati molto pregnanti: uno negativo e uno positivo.

Iniziamo con quello negativo, molto in voga oggi.

Molte persone mostrano la loro durezza con un atteggiamento rude, ostico, brutale e a volte violento.

Questo deriva da una concezione che ha le sue radici nel pensiero che solo i più duri e forti sono degni di attenzione, fiducia e sottomissione.

Essi hanno una faccia tesa, probabilmente vari tatuaggi, fanno la voce grossa per reclamare la loro posizione, i loro titoli a scapito dei più deboli.

Questa loro durezza è quasi sempre giustificata da ferite profonde e cattive esperienze che queste persone ” dure” hanno subito nella loro vita rendendole sospettose, dubbiose e sempre sulla difensiva.

Questa durezza non curerà mai le loro ferite ma al contrario le alimenterà fino a quando la loro durezza li farà implodere. Basta ricordare cosa avvenne alla vita di Faraone che con durezza affrontò Mosè fino a quando la stessa lo polverizzò completamente!

Il lato positivo della parola duro si trova nella capacità di affrontare le avversità, di riprendersi velocemente, di avere un carattere forte nonostante gli ostacoli da superare.duro

Ecco, la persona dura è colei che non abbandona il suo sogno, i suoi obiettivi ed è dura dentro, determinata a raggiungere i suoi traguardi senza saccheggiare la vita degli altri ma , anzi, coinvolgendoti nella propria avventura alla ricerca di un benessere permanente per tutti!

La domanda che vi rivolgo per questo nuovo giorno è se sei una persona dura nel senso negativo o positivo della parola.

Ricordo una storia in cui ad un uomo duro fu chiesto se mai era con le ruote per terra.

La sua risposta fu: mai!

Io sono sempre o in piedi o nel processo di rimettermi in piedi.

Ecco la persona dura non sta mai al tappeto ma è sempre nella postura di rimettersi in piedi, diciamo alla Rocky Balboa!

Alla prossima,

Gaetano Sottile